def () in python si utilizza per definire una funzione . Le funzioni si utilizzano per dividere un programma in blocchi di codice. A ogni funzione viene associato un nome o lettera, che viene utilizzata per attivare il blocco di codice al suo interno. (Pagina di supporto per l’articolo comandi base di python)
Di seguito l’esempio di una funzione. Nota: per testare l’esempio di sopra ,aprire CMD digitare “python” coppia/incolla il codice riga per riga.
def saluto():
print("ciao")
saluto()
Nel esempio di sopra ho definito la funzione e lo nominata “def saluto()” . Da notare che finisce con doppio punto. Poi ho creato il suo contenuto inserendo 4 spazzi vuoti (formano il livello) ed il comando “print(“ciao”)“. Poi alla fine la richiamo/attivo scrivendo “saluto()“.In questo caso e importane non invertire la sequenza. Da notare che ogni volta che scriverò “saluto()” la macchina andrà a richiamare tutto il codice che ho definito in quella funzione.
Usare le funzioni e fondamentale, oltre a fare risparmiare tempo (il tempo e denaro ) ,ti permette di organizzare il codice in modo da creare quella che possiamo chiamare una vera applicazione.
Per esempio prova ad immaginare la scena di una casiera al cinema che a 5 clienti chiederà la somma 15 euro e se pagheranno in contanti o bancomat.
SENZA FUNZIONE def():
print("cliente1")
print("15 euro ! Paga in contanti o carta ?")
print("cliente2")
print("15 euro ! Paga in contanti o carta ?")
print("cliente3")
print("15 euro ! Paga in contanti o carta ?")
print("cliente4")
print("15 euro ! Paga in contanti o carta ?")
print("cliente5")
print("15 euro ! Paga in contanti o carta ?")
CON FUNZIONE def() diventa del tipo:
def chiedi():
print("15 euro ! Paga in contanti o carta ?")
print("cliente1")
chiedi()
print("cliente2")
chiedi()
print("cliente3")
chiedi()
print("cliente3")
chiedi()
print("cliente4")
chiedi()
print("cliente5")
NOTA: In una definizione si possono inserire infinite definizioni con infinite altre definizioni al loro interno
Esempio def python : In questo caso per testare l’esempio lo scrivo su un file testo e salvo con il nome livello.py su Desktop. Per eseguire il codice su CMD digitare, nel mio caso “cd Desktop” poi “python livello.py ”
def livello0():
def livello1():
def livello2():
print ("posso andare a infiniti livelli")
livello2()
livello1()
livello0()
Descrivendo l’esempio di sopra abbiamo la definizione nominata “livello0“, che al suo interno ha la definizione “livello1“, che al suo interno ha la definizione livello2 . Da notare la sequenza come ogni definizione viene azionata fino ad arrivare al codice: “print (“posso andare a infiniti livelli”)
Importare ed esportare i valore per interagire tra le definizioni . L’esempio della cassiera di sopra può diventare del tipo:
def chiedi(cliente):
print(cliente)
print("15 euro ! Paga in contanti o carta ?")
x="Mario"
y="Maria"
chiedi(x)
chiedi(y)
Nel esempio di sopra importo il valore di x inserendolo la dove vado ad azionare la definizione “chiedi(x)“, poi faccio lo stesso con y.
Riguardo ad esportare sempre lo stesso esempio diventa del tipo:
def chiedi():
x="15 euro ! Paga in contanti o carta ?"
z="questo è un valore che verrà ignorato"
return x
y= chiedi()
print(y)
Con il comando “return x” ,nel esempio di sopra , esporto il valore di x che si trova al interno della definizione chiedi() . In questo caso il valore di z verrà ignorato.
Questo articolo fa parte della serie del tutorial python a modo mio creato soprattutto per quelle persone che sono ai primi passi nel imparare il linguaggio di programmazione python. Spero vi è stato utile .